sabato 3 ottobre 2020

La sostenibilità nella filiera del vino: l'incontro con RoncSoreli a Prepotto

 



 

Borghi d'Europa ha organizzato un incontro del progetto 'L'Europa delle scienze e della cultura' ( Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica ed ESOF2020,Euroscience Open Forum,Trieste Città Europea della scienza), sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare presso il Quartier Generale di ERSOF2020, al Porto Vecchio di Trieste.

Fra gli interventi ricordiamo quello di Flavio Schiratti, proprietario dell’ Azienda agricola, da lui poeticamente battezzata RoncSoreli”, cioè: “Collina del Sole” di Prepotto. Egli ha presentato così la sua strategia operativa: “Secondo l’accezione più classica della definizione, consideriamo il vigneto un ecosistema integrato con l’ambiente circostante. Pertanto dedichiamo risorse e attenzioni affinché sia in grado di mantenere, anche in futuro, i processi ecologici che avvengono al suo interno.  Il tutto per poter garantire, anche alle prossime generazioni, la possibilità di beneficiare del potenziale enologico del sito.”


L’Azienda ora si presenta completamente ristrutturata, partendo dal restauro degli edifici, per ridare vita all’antico borgo, creando di una grande cantina, aperta all’ospitalità e dedicandosi alla valorizzazione dei vigneti storici e delle uve autoctone, che prosperano su una delle colline più belle della zona.

Il suo impegno non si è limitato a migliorare l’aspetto produttivo, ma è partito dalla regimentazione delle acque e dall’avvio di importanti interventi agronomici per il recupero dei vigneti antichi, con l’aumento della superficie vitata dagli originari 33 ettari a 42, ed ampliando la cantina e dotandola di nuove aree di accoglienza: sale di degustazione, il locale di vendita dei prodotti e, prossimamente, i mini-appartamenti per gli amici enoturisti.Ma senz’altro l’aspetto più rilevante della filosofia di questa ristrutturazione aziendale è stata l’attenzione all’ecosostenibilità, ottenuta considerando il vigneto come un ecosistema integrato con l’ambiente circostante e dedicando tutte le risorse e attenzioni affinché sia in grado di mantenere, intatto l’equilibrio dei processi ecologici che avvengono al suo interno

Si é quindi prestato la massima grande attenzione al terreno, alla sua fertilità naturale, rinnovata annualmente con concimazioni organiche, conservando le preziose aree boschive che incorniciano l’azienda, fornendo rifugio ad insetti e animali ed applicando la difesa integrata nella lotta ai parassiti della vite. L’intervento umano avviene solamente secondo calendari dettati dalle condizioni climatiche, affinché non avvenga lo sviluppo dei patogeni.

Tutto questo- afferma Schiratti - richiede un grande sforzo che facciamo ben volentieri, per offrire un prodotto naturale che sia la massima espressione del nostro territorio.”
Sono stati questi principi che hanno spinto l'Azienda ad andare anche oltre. Nel 2016 si è infatti concluso il percorso di conversione al biologico di una parte dei vigneti e RoncSoreli ha quindi ottenuto, per gli stessi, la certificazione di operatore biologico.

Fra i gioielli enologici prodotti, non poteva mancare un eccezionale Schioppetto, ma neppure Ribolla Gialla, Pinot Grigio, Friulano, Sauvignon e,dulcis in fundo, Picolit.

G.P.

https://patrimonioculturaleeuropeo.blogspot.com/2020/10/la-sostenibilita-nella-filiera-del-vino.html

https://ipaesaggidieurovinum.blogspot.com/2020/10/la-sostenibilita-nella-filiera-del-vino.html

http://azionecollinando.blog.kataweb.it/la-sostenibilita-nella-filiera-del-vino-lincontro-con-roncsoreli-a-prepotto/

http://gustodivenetia.blog.kataweb.it/la-sostenibilita-nella-filiera-del-vino-l%e2%80%99incontro-con-roncsoreli-a-prepotto/

https://my.vinit.net/news/list.php

https://comunicatiearticoliterritori.blogspot.com/2020/10/lo-schioppettino-di-prepotto.html

https://giornalaiogustoso.blogspot.com/2020/10/la-sostenibilita-nella-filiera-del-vino.html


sabato 11 luglio 2020

Destinazione Delta del Po : i temi di ESOF2020



Borghi d'Europa, nel quadro del progetto “L'Europa delle Scienze e della Cultura” (2020/2021), sotto il Patrocinio IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione Adriatico Jonica) e di ESOF2020 - EuroScience Open Forum Trieste, ha scelto il Delta del Po, come “locus”per il Percorso Internazionale Aquositas - Le Vie d'Acqua.
L'obiettivo dell'iniziativa è semplice ed ambizioso al tempo stesso: si tratta di creare relazioni stabili con il mondo dell'informazione nazionale ed europea, attivando mese per mese interventi, visite, incontri di informazione capaci di imporre il Delta all'attenzione dei media.
I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno realizzato un viaggio a Porto Tolle, per
presentare ESOF2020 e rilanciare il progetto. Viene proposto un percorso informativo sui temi della sostenibilità,toccando i borghi e i territori coinvolti nelle iniziative di informazione.
Il luogo dell'incontro l'Albergo Italia e RistòItalia, con la sua cucina di terra e di mare.
ESOF2020,EuroScience Open Forum è la più rilevante manifestazione europea focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica. Creato nel 2004 dall’associazione no-profit EuroScience, il forum ogni due anni offre un’opportunità unica di interazione e dibattito tra scienziati, innovatori, politici, imprenditori, operatori della comunicazione e cittadini. Trieste è stata nominata Città Europea della Scienza 2020 e ospiterà la nona edizione di ESOF.
L’EuroScience Open Forum - ESOF2020 Trieste si svolgerà dal 2 al 6 settembre con una missione rinnovata. Se prima della pandemia l’evento rappresentava uno dei principali spazi di confronto multidisciplinare a livello europeo sui cambiamenti della scienza e della tecnologia e sul loro ruolo nella società, gli ultimi mesi di ansie e incertezze generalizzate hanno aggiunto motivazioni forse ancora più profonde. “Nel Porto Vecchio di Trieste ci saranno necessariamente meno relatori fisicamente presenti, molti si collegheranno da remoto”, afferma Stefano Fantoni, Champion dell’iniziativa, “ma più delle difficoltà organizzative ha prevalso l’urgenza del confronto di fronte a tutto quello che è successo negli ultimi mesi. Mai come in questo momento la comunità scientifica globale”, continua Fantoni, “deve dimostrare di essere all’altezza delle sfide che ci aspettano, a partire dalla ricerca di nuove modalità per continuare a far circolare le idee. La pandemia ha svelato in modo eclatante anche la rilevanza di una condotta etica solida nella diffusione dei risultati della ricerca e quanto lavoro vada fatto per migliorare il dialogo fra scienza e politica, fra esperti e media. ESOF è un evento pensato fin dalle sue origini proprio per favorire questo tipo di confronti.”
“Tenere ESOF2020 subito dopo la riapertura dell’Europa post-Covid è essenziale per discutere tempestivamente del ruolo della ricerca scientifica, dell’expertise e della comunicazione in questo contesto che non ha precedenti” afferma Michael Matlosz, Presidente di EuroScience. “Il nuovo format ibrido adottato per l’evento offre l’opportunità a tutti i professionisti della scienza e ai diversi stakeholder di partecipare attivamente al dibattito, di persona o virtualmente.”

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sabato 15 febbraio 2020

Terre d'acqua, birra e vino – I Percorsi letterari lungo la Piave, alla associazione culturale Ombretta di Salgareda





Aquositas, le vie d'acqua è uno dei Percorsi Internazionali che la rete Borghi d'Europa
propone nel Progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura (Patrocinio IAI -Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica)
ed ESOF2020 Euroscience Open Forum Trieste Capitale Europea della Scienza.

Nel corso di un incontro che si è tenuto presso l'Associazione Ombretta di Salgareda, ha preso
forma l'iniziativa Terre d'acqua,di birra & vino, Percorsi di Scrittori Poeti e Giornalisti sulle rive della Piave, che prenderà il via nel mese di marzo e che godrà del commento enoagstronomico
di Guglielmo e Andrea (numi tutelari de l'Ombretta) e di Alvise Tomasi, de La nostra pizza di Mignagola di Carbonera.
Dieci incontri che ricorderanno personaggi della cultura che hanno segnato la storia dei luoghi
e della contrade : da Hemingway a Goffredo Parise, da Giacomo Noventa a Comisso, dall'
allegra brigata del giornale satirico il Cagnan ai giornalisti che per primi raccontarono il raboso, vin degli alpini a livello nazionale. Il viaggio copre ben cinque paesi europei (Italia,Slovenia,Croazia,
San Marino, Austria e Grecia).
Il 19 marzo la rassegna prende il via all'Ombretta, nel ricordo del Premio Nobel Hernest Hemingway. “L`itinerario "Sulle Traccie di Hemingway" è un percorso storico-culturale adatto a tutti, un`esperienza unica per immergersi nelle vicende della Grande Guerra, viste con gli occhi del grande scrittore statunitense Hernest Hemingway che a Fossalta di Piave venne ferito, e vi ritornò anni dopo la fine del conflitto, unito a doppio filo con il fascino di questa terra Veneta che profondamente lo ha segnato.”

Il 5 aprile, nelle Valli del Natisone,sulle orme dello scrittore Carlo Emilio Gadda, che qui combatté nel primo conflitto mondiale come tenente volontario degli Alpini.
Nel '17 Gadda fu fatto prigioniero, a Caporetto.
“…La passerella fu passata uno a uno… Tutti passavano lentamente con grande precauzione per non scivolar nel fiume: il ponticello arcuato mi costrinse a sedermi, poiché gli scarponi ferrati scivolavano sull’asse… Erano le 13,20 del 25 ottobre 1917; le sentinelle tedesche tutte armate; con baionetta; facemmo nel prato l’ultima adunata, l’ultima chiamata….”.

Il 9 aprile si ritorna all'Ombretta,per ricordare Giacomo Noventa.
Giacomo Noventa, pseudonimo di Giacomo Ca’ Zorzi, poeta e saggista, nacque a Noventa di Piave il 31 marzo 1898, da una famiglia di ricchi proprietari terrieri.
Nel 1915, quando scoppiò la Prima guerra mondiale, era studente ad Udine, ma appena apprese la notizia fuggì dalla scuola per arruolarsi volontario.
Venne respinto perché non aveva l’età minima consentita, ma non desistette, e ritornò l’anno successivo al compimento dei diciotto anni.
Questa volta fu accettato ed aggregato al corpo degli Arditi. 
Giacomo Noventa (1898-1960)